0

Memorie di un cucco

Bau… bau… bau a tuuutti…

Avrete già sentito parlare di me. Io sono Jed, Jed il bello, Jed il cucco, Jedino, Jedeone. Io sono l’essenza del cane. Io sono il cane che tutti vorrebbero avere. Io sono il cane che non sa aprire le porte. Io sono il cane che fissa i muri. Io sono il cane che lecca in modo compulsivo per ore dituttoedipiù. Io sono il cane “vecchio” grazie al mio pelo grigio. Io sono il cane David Bowie per via del mio occhio di ghiaccio.

Peccato che David Bowie non abbia gli occhi diversi, ma solo una pupilla dilatata. Io ho gli occhi alla Jane Seymour, anche se questo confronto potrebbe togliermi un po’ di virilità. Quella poca che mi è rimasta da quando il caro buon vecchio Vet mi ha reciso le palline.

Vi ho mai raccontato come sono approdato in questo zoo? Ah no? Direi che è il caso di rimediare!

Era il lontano ma non troppo 2011, io all’epoca avevo un anno e mi divertivo a fare il galletto con le cagnoline della corte dove vivevo, nella campagna Bergamasca. Ogni tanto uscivo a far bisboccia con il mio amico Toby, il Border Collie braccio destro del mio padrone nonché padre di colei che di lì a poco sarebbe diventata la mia nuova padrona suprema: Frida. Con Frida da cucciolo avevo condiviso la cuccia, spiccavo leggermente nella “nidiata” tra tutti quei topini piccini picciò!

Jed_cucciolo

Le giornate passavano all’insegna del divertimento, correvo come un pazzo di qua e di là, abbaiavo alle mucche e se l’euforia prendeva il sopravvento anziché aiutare il mio padrone a tenerle ferme nella stalla, le pinzavo e le agitavo. In pratica, vivevo in un perenne stato di sbronza colossale. Quando mi calava la stanchezza andavo dalla mia padrona bipede a farmi coccolare finché il mio pelo non diventava lucido e setoso.

Toby ipnotizza la mucca mentre io le faccio un piercing

Toby ipnotizza la mucca mentre io le faccio un piercing

Ero un cane felice, ma non ero un cane gestito. Per un po’ ti può piacere vive allo sbando ma prima o poi qualcosa va storto e tu sei costretto a darti una regolata. Quel momento è arrivato anche per me, nell’estate del 2011.

Il mio padrone e la mia padrona erano piuttosto preoccupati, non sapevo come fare per arginare il mio carattere che stava diventando sempre più prepotente e sempre più aggressivo. Ero nella fase balla-cattiva, per catalogarla in termini bipedeschi.

Così, parlando con i bipedi padroni di Frida – questi cagnari sono tutti amici tra loro – hanno deciso di affidarmi a loro, almeno per un po’, per vedere se con una guida più presente e costante io avrei iniziato a rigar dritto.

jedBN

Beh, non è che io ne fossi felice. Ero in un mix di sensazioni tra il furibondo, lo spaventato e il disorientato. Mi hanno caricato in auto e siamo partiti. Già allora il bipede non aveva una guida propriamente ortodossa, e dato che a parlare ancora non sono capace mi sono fatto sentire in un altro modo, ovvero vomitando ripetutamente nel trasportino. Quel viaggio è durato ore, ogni volta che l’auto ripartiva a me si girava lo stomaco – e lo giuro, quel giorno non avevo fatto aperitivo.

Una volta giunto a destinazione, mi hanno fatto scendere dall’abitacolo e mi sono trovato davanti un panorama insolito: auto? cose con 2 ruote e bipedi sopra? cani… cani! Cani??? Con la corda al collo??? Bipedi. Bipedi ovunque. Bipedi grandi, piccoli, grigi. Rumori, odori…

MA CHE OOOOOH COS’E’ QUESTO POSTO???

Io mica mi sono fidato eh, no nossignore! Col cavolo che mi rilasso in questo inferno! Appena i bipedi mi hanno lasciato libero in quello che poi scoprii essere il loro appartamento nonché la mia nuova casa, ho finalmente dato sollievo ai miei sfinteri. OOOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!

Di lì a poco è iniziata la mia vita cittadina, fatta di regole e di routine, cose da vecchi voi direte – e in effetti avete ragione. Ogni giorno cammino pavoneggiandomi accanto ai miei bipedi ricevendo miriadi di complimenti, qualcuno si ferma per domandare quanto sono vecchio, ma la stragrande maggioranza delle persone resta affascinata dal mio occhio bello bello in modo assurdo.

“Ma guarda! Ha un occhio per sorte! Come mai?” chiedono stupiti. “Sa signora, – risponde il mio bipede ganzo – due occhi azzurri costavano troppo!”

So’ troppo er più ficco!

Beato tra le cagne, in mezzo a Babù e Frida

Beato tra le cagne, in mezzo a Babù e Frida

2

Ho fatto uno scherzone!

Miao miao miaoooooo!

Questa ve la devo raccontare. Io e Dorotea ci siamo spanciate dal ridere ma i bipedi invece hanno preso lo scherzo troppo sul serio.

Un paio di mesi fa quei due fetenti hanno deciso, senza nemmeno chiederci un parere, di sterilizzarci. Dato che noi siamo gatte buone e simpatiche e dolci e carine e eccetera, abbiamo collaborato. Ci siamo fatte mettere nei trasportini, scarrozzare fino dal vet, lasciare là un’intera giornata a pettinare le topobambole, rimuovere l’apparato riproduttore ed infine farci prelevare il prezioso sangue imperiale felino per fare due stupidi test: quelli per la FIV e per la FELV.

Non vi dico quale stupore, quale sgomento, quale strazio ha suscitato la chiamata del vet alla bipede che comunicava gli esiti degli esami: positivi. Entrambi. Entrambe.

Eeeeeeeeh che sarà mai! Fossero questi i drammi della vita! Pensare che ci sono gatti che girano per strada alla ricerca di cibo, altri che si fanno mangiare dai cagnacci o investire dalle auto, altri che finiscono sotto i ponti come i barboni. Valà valà, non drammatizziamo sempre tutto!

Ma visto che i bipedi erano entrati in paranoia, io e Dorotea abbiamo deciso di approfittarne per mettere in atto la vendetta perfetta! E così, nel giro di un paio di giorni dall’operazione e dalla notizia, ci siamo fatte venire un bell’herpes in gola! Febbre da cavallo (non vi dico la puzza… bleah), inappetenza, dimagrimento rapido, muco da ogni dove, occhi lacrimanti. Eravamo due veri cessi.

I bipedi, neanche a dirlo, sono andati ancora più in sbattimento! “Si starà manifestando la FIV o la FELV?” “Guariranno?” “Lei cosa ne pensa Dottore, che sia il caso di chiamare un esorcista?”. Per giorni hanno provato a farci mangiare ma noi niente, non ingerivamo liquidi o solidi. S-C-I-O-P-E-R-O! E vediamo adesso come la mettiamo con i diritti femminili! Chiuderci così le ovaie… che maschilismo sfrenato!

Però poi, dopo quasi una settimana, ci siamo rese conto di aver – forse – un po’ esagerato. Dorotea la ruffiana è tornata subito ad essere una gattaccia normale, io invece la tiravo un po’ per le lunghe… non guarivo, e così ogni giorno andavo dal dottore a farmi bucare la pelliccia. Francamente mi ero un po’ stancata delle punturine. Finché a farmele era il vet simpatico tutto ok, ma quando poi hanno dovuto farmele i bipedi… si salvi chi può! No no per carità… meglio tornare in noi e finire questa pagliacciata.

In un lampo anche io sono tornata ad essere il felino gagliardo di sempre, con grande stupore dei bipedi e del vet. Quest’ultimo si era un po’ intagliato che stavamo facendo le furbette, e ha così deciso di farcela pagare. Beh, in verità l’ha fatta pagare solo a me… sempre con me se la prendono tutti!

Così ha imperativamente ordinato alla bipede di farmi rifare i test, e ieri mattina mesta mesta mi sono fatta mettere nel trasportino, scarrozzare fino all’ambulatorio, ed infine estrarre il prezioso sangue imperiale felino. Abbiamo aspettato 15 minuti per sapere che aveva da dire ‘sto test di così importante…

Ehmbè? E si sono pure meravigliati? Ma io scherzaaaavo… non ero mica FELV+ per davveeeeero!

O magari scherzo questa volta?

penny_scatola

Miao Miao,

Penelope

2

Due bipedi impazziti

E’ ormai qualche giorno che i bipedi saltellano per casa come grilli, tutti arzilli e schizzati.

Noi cinque, gli unici ed originali certificati cervelli pensanti di casa, ci siamo consultati e abbiamo ipotizzato le seguenti conclusioni per il loro bizzarro comportamento:

– hanno preso la scossa

– hanno una medusa nei pantaloni

– invecchiando sono diventati incontinenti

– hanno ricevuto una menzione speciale

– stanno imparando a camminare sui carboni ardenti

– hanno il ballo di San Vito

Noi un’idea già ce la siamo fatta… anche se francamente quei due scellerati hanno ben poco da gioire. Dopo tutto, mica è merito loro!

2

Storia di una miectomia, capitolo finale (si spera!)

Bau caro popolo della rete!

Era da tanto che non vi scrivevo… sapete, non è che io sia stata proprio al top negli ultimi mesi. Dopo il primo intervento sembrava che tutto andasse per il verso giusto ma poi SBAM sono tornata ad essere la piccola Demi difettosa che tutti voi conoscete. I miei bipedi hanno stalkerato i Vet di Bologna che con taaaaanta pazienza hanno cercato di venire a capo della faccenda fino a quando…

… il 14 Aprile 2015 sono stata operata di nuovo!!! Non ero felicissima di tornare dai dottori, loro per carità sono simpatici carini e mi danno tante pappe buone, ma ora che la primavera è iniziata io avrei preferito correre nell’erba con i miei amici. Il piccolo dettaglio però, era che mi stancavo presto e non potevo rinfrescarmi con un po’ di acqua perché mi andava sempre di traverso. Io comunque non mi lamentavo, tutto sommato i soprannomi che i miei bipedi mi avevano dato erano anche simpatici! “Crico-Demi” e “CricoCrico” erano i più gettonati. La mia bipede poi mi faceva sempre ridere quando mi cantava la mia canzoncina personale “Ma Crico Crico non lo saaaaa che quando passa ride tutta la citààààà”… sì ho dei bipedi decisamente scemi.

Tornando a noi, il supervet di Bologna mi ha tolto un altro pezzo di muscolo (tecnicamente, ha fatto una miectomia faringea) sul lato opposto rispetto a dove aveva inciso la volta precedente, e per scongiurare la cicatrizzazione eccessiva – che era la causa del ritorno del mio difetto di deglutizione – ha preso in prestito dal mio inguine un pezzettino di grasso, quel poco che è riuscito a trovare perché ero davvero secca come una topppmodel, e lo ha posizionato sulla nuova incisione. Poi, per farmi tornare radiosa come una cucciola (cosa che in realtà io sarei.. ma dettagli) mi ha fatto due belle flebo per reidratarmi, perché in effetti mi sentivo un po’ arida.

Il tutto mi ha fatto guadagnare una decina di punti sulla gola e una decina nell’interno coscia così ora, oltre ad avere una depilazione consona alla prossima prova bikini, ho punti a sufficienza per prendere il set di tazzine che il bipede desiderava tanto. Cosa non si fa per un po’ di gadget!

E così, maestosa e reidratata, il 15 aprile sono tornata a casa sfoggiando il mio super megafono che amplificava ogni mio abbaio, in modo che tutti sapessero che the queen was back.

demi_cono

Per ora mangio tanto, bevo tanto, e sono anche ingrassata. I bipedi cercano di stare bassi con l’entusiasmo per scaramanzia, che non guasta mai.

Cari affezionatissimi, ora che finalmente vi ho aggiornati torno a giocare con i miei amici.

Bau Bau,

Demi

Nota aggiunta dai bipedi: Ci teniamo a ringraziare ufficialmente tutto lo staff dell’Ospedale Veterinario Portoni Rossi di Zola Predosa (BO), ed in particolare il Dott. Davide De Lorenzi e la Dott.ssa Ilaria Mantovani che, nonostante tutto – i dubbi, la rabbia, la rassegnazione – ci sono stati dietro non solo professionalmente ma anche umanamente. Ci siamo sentiti meno soli in tutto questo vortice. Grazie grazie grazie di cuore!

4

Qualcuno qui è sfigato!

Dunque, ricapitoliamo in breve la mia vita:

Nata l’1 settembre 2014 da madre bellissima e papà fortissimo, mi sono subito rivelata una perfetta peste. A pochi giorni di vita non facevo che strillare, mangiare, fare i miei bisogni e scalare la mia mamma. A 15 giorni già riuscivo ad arrampicarmi sulla cassa parto uscendone. A 30 giorni sono iniziate le mie scorribande con la mia amica Penelope. Adesso, che ho quasi 5 mesi, stravedo per il mio ziettissimo preferitissimo Jed e per le bottiglie di plastica vuote.

Ma facciamo un breve excursus per spiegarvi la mia sfigataggine. A circa 3 mesi inizio a degluttire male le pappe, ma questo non ferma il mio appetito. Se non che, di lì a poco, inizio davvero a soffocarmi ogni volta che mangio! Bere? Che agonia! Rigurgito tutto e spesso l’acqua mi esce dal naso per ore. I miei amici bipedi si preoccupano ma finché non inizio ad appiattirmi sul pavimento e a sforzarmi con tutta la mia forza per espellere i bocconi non mi portano dal veterinario. Quando finalmente i super dottori della clinica di Padova mi visitano, mi fanno mille esami!

Avrà la tonsillite? No.

Avrà la tracheite? No.

Avrà qualcosa impigliato in gola? No.

Avrà il megaesofago? No.

Avrà la miastenia gravis? No.

… che abbia l’ ACALASIA CRICOFARINGEA? Sì. Ma che diavoleria è mai questa?!?!?

Il mio bellissimo muscolo cricofaringeo funziona troppo. Ah ecco, mi sembrava di non essere una cagnolina pigra. Melius abundare quam deficere! In sostanza, questo muscolo si contrae ma non si rilascia quando vede arrivare il cibo, che a sua volta fatica parecchio ad entrare nell’esofago e viene respinto indietro (ma scherziamo? respingere il sacro cibo!) finendo nella trachea, nel naso e in bocca. Un vero quarantotto!

Che fare dunque per evitare che il bolo benedetto vada ovunque fuorché nell’esofago? Operare. A questo punto i bipedi decidono di chiedere un secondo parere in un’altra clinica, a Bologna, dove viene effettivamente confermata la diagnosi e suggeriti un altro paio di esamini (che vuoi che sia… ormai sono navigata!) per infine procedere con l’asportazione parziale del muscolo incriminato.

E così eccomi qui, al 22 gennaio 2015. Mi hanno operata il 12 di questo stesso mese, e da quando mi sono risvegliata ho ripreso a mangiare e bere benissimo! Sembravo proprio una cagnolina normale!

NORMALE??? Hey… non scherziamo. Qui non c’è spazio per la monotonia. Ecco che infatti, a partire dal 19 gennaio, ho deciso di tornare a fare l’alternativa. Ora mangio esattamente come prima! Che goduria, il cibo torna a strozzarmi e l’acqua è tornata ad essere l’acerrima nemica di sempre – che poi a famigliarizzarci troppo si rischia pure di essere lavati, puah! – e i bipedi sono tornati ai cari vecchi infarti ogni volta che mi vedono mangiare. Ogni giorno è una sorpresa, come lo è chiedersi continuamente quando e se svilupperò una polmonite ab ingestis (ma quanto mi piace il latino oggi?).

I bipedi hanno già parlato con i dottori di Bologna sia lunedì che mercoledì, ma forse sarà l’aria emiliana, sarà lo spirito allegro e la parlata simpatica, fatto sta che hanno preso tutto molto shallamente consigliando di razionare ulteriormente i pasti (e già mangio 5 volte al giorno suddividendo ogni razione in un cucchiaino da caffè) e hanno detto di richiamarli lunedì prossimo.

Se ci arrivo, a lunedì prossimo. Perché ragazzi, io sono forte, ma sono pur sempre una creaturina.

Bau a tutti

Demetra.

demetra border collie

1

La nostra nuova lettiera! che puzza sempre uguale…

Miao!

Qualche giorno fa i nostri maggiordomi bipedi ci hanno lasciate a casa con i 3 quadrupedi puzzoni e se ne sono andati all’Ikea.

ikea

Noi eravamo profondamente offese e indignate, anche perché di certo non hanno pensato di chiederci il permesso prima di prendersi il pomeriggio di libertà. I soliti cialtroni!

Quando sono rientrati a casa non ci hanno nemmeno inondato di carezze – che avremmo prontamente snobbato, ma solo per farci desiderare – e si sono chiusi in salotto lasciandoci nuovamente in compagnia dei 3 puzzoni. Quando sono usciti dalla stanza, hanno posizionato in ingresso (IL NOSTRO INGRESSO!!!) un mobile kitch e senza personalità, puah!

Ikea lettiera gatto

Schifate e decise a stroncare il loro stupido acquisto, abbiamo iniziato con circospezione ad esaminarlo. Ad un certo punto però abbiamo notato una fessura molto interessante, dalla quale usciva un leggero odore famigliare…

ikea lettiera gatto

Ma…? Cosa si celerà mai dietro questa porticina vagamente scomoda da aprire? Siamo entrate e…

ikea lettiera gatto

Quale sorpresa! Quale onore! Che tributo sopraffino ci hanno portato i nostri maggiordomi! Un bagno imperiale grande nuovo e molto più privato rispetto a prima!

I maggiordomi ci hanno fatto una testa tanta spiegandoci che per realizzarla hanno scelto accuratamente il mobile, lo hanno montato e poi con un seghetto alternativo hanno tagliato il buco (non vi diciamo che rumoracci hanno fatto!) nel quale montare la gattaiola. Sì sì tutto bellissimo, siete stati bravissimi, ok ok, ora scusate ma dobbiamo fare le nostre sedute di meditazione felina.

Per quella sera abbiamo deciso di risparmiare la vita ai bipedi, che in fondo un po’ si erano fatti perdonare per la sufficienza con la quale ci avevano trattate. Ma la prossima volta non la farete franca! MEEEEEWWWWWWW!!!

 

Dorotea & Penelope

5

Stanchezza infinita!

Non potete immaginare quanto sia faticoso essere ridotte a fare 3 passeggiate al giorno e, per il resto della giornata, sorvegliare le due feline pazze – se hanno a disposizione un cartone il gioco è fatto – e la mia piccola peste. Le voglio bene eh, ma a volte è davvero una rompiscatole! Io però dall’alto dei miei 4 anni d’età ci gioco sempre volentieri, e quando mi è possibile mi dedico al caro vecchio nonnismo, rubandole i giochi e gli ossi che gustosamente rosicchia.

Prima di diventare mamma passavo molto più tempo con altri cani e spesso andavo anche a radunare le pecore, mi piaceva soprattutto perché facevo arrabbiare il bipede che si è innalzato a mio istruttore (tzé, illuso!). Adesso però, per ordine perentorio di non uno ma bensì due veterinari devo stare attenta a dove metto le zampe, per proteggere la mia piccolina da possibili malattie.

Eh, ai miei tempi! Quando ero l’unica indiscussa principessa di casa… quando la cuccia era solo mia, quando gli ossi erano una mia esclusiva e quando i bipedi non avevano occhi che per me… un po’ mi manca quel periodo.

Negli anni questo zoo chiamato curiosamente “casa” si è ampliato notevolmente, ma sono sempre riuscita ad ottenere un trattamento di favore, specie dalla bipede, infatuata di me manco fossi un biscotto ricoperto di cioccolato al latte!

Ma la verità è che io adoro la mia bipede, la amo sopra ad ogni cosa. Quando sono vicina a lei mi sento unica e speciale.

ATTENZIONE, E’ LA BIPEDE CHE STA SCRIVENDO SOTTO MIA BATTITURA E TEMO STIA SMIELENSANDO UN TANTINO QUESTO POST!!!

Ed ora, dopo aver passato la giornata a festeggiare il fratello della bipede (auguri fratellone!!!) e aver camminato tanto assieme a quel cucco di Jed e alla nostra mica Pera, mi riposo sul mio divano, accoccolata tra il poggiabracci e il deretano della bipede.

fri_dorme

4

E lui ride

Allora, intanto vi avverto che questo articolo è parecchio postumo allo svolgimento della vicenda.

Postumo perché mi ci è voluto un po’ per riprendermi dallo smacco e dalla vergogna. Di cosa vi chiedete? Ora vi spiego.

Tanto per cominciare in questa casa devo:

– stare attenta che quei rimbambiti dei bipedi riempiano le ciotole di acqua e cibo perchè spesso si dimenticano, soprattutto il pelato, che nervi!

– controllare che si ricordino di chiudere gli sgabuzzini e le porte dei pensili in cucina, mi occupo personalmente di avvisarli a mio rischio e pericolo, salendo sul pensile sopra la cappa, sapeste che paura.

– controllare che non mi chiudano fuori in balcone, sai che fatica buttare fuori la testa e vedere se ci sono eh!

– controllare che i nemici non ci assalgano dalle finestre sul retro, quel gattaccio nero pieno di macchie che gira in cortile mi piace poco.

E mi chiamano pure “la snob!”. Pensa te. Vi stavo dicendo delle finestre sul retro no? Ecco ora vi spiego. Stavo facendo il mio solito giro di controllo, comprensivo di acchiappamento zanzare perchè sennò l’altra macaca bianca e nera appena arrivata viene punta, e sguardi minacciosi al gattaccio infame in giardino quando vedo che c’è una cosa strana sul davanzale.

Il bipede quello sveglio, perchè l’altra lo è di più fidatevi, ha posizionato delle cose gialle e puzzolenti sui davanzali, due finestre e due cosi gialli con una cosa gialla sopra che continua a muoversi al vento e scalda da matti. Presa dal senso di responsabilità mi avvicino per annusare e valutare i rischi di quegli strani oggetti.

Ad un tratto sento una strana puzza di bruciato e vedo i peli sopra ai miei fantastici occhi arricciarsi! Esatto! Avete capito proprio bene: il bipede scaltro aveva messo delle candele alla citronella sul davanzale, delle finestre di casa mia, senza ovviamente pensare di avvisare i presenti, tanto che vuoi che sia no?

Scendo di corsa per avvisare gli altri di non salire sulle finestre perché potrebbe essere pericoloso, i due pulciosi col fiato pesante non mi calcolano di striscio, la piccola dorme tanto c’è chi le copre le spalle, e l’altra felina di casa sta cercando di scalare il bracciolo del divano camminando al contrario. Ma dove sono finita? Corro per avvisare l’unica che mi sembra abbia due neuroni che ogni tanto comunicano e invece no!

Vengo intercettata dal bipede pelato, quello scaltro che mi prende in braccio mi studia un attimo e mostrandomi a l’altra scaltra di casa si gongola in una grassa risata commentando di quanto sia divertente che io mi sia bruciacchiata la faccia per le sue candele maledette.

L’altra umana mi fa una coccola mi toglie i peli rovinati e mi da un bacino in fronte, e lui nel frattempo che fa? Esatto! Lui nel frattempo ride.

Prima o poi comunque gliela farò pagare, intanto ho deciso che per qualche giorno non si merita più coccole e fusa quando riposa poi quando sarà il momento penserò ad una punizione più adeguata. Ora scusate vado a gestire questo zoo altrimenti chissà che fine faremo.

 

Dorotea

 

 

2

Una storia che puzza!

Questa sera ci siamo messe d’impegno io e la canide Demetra per far impazzire la bipede… siamo state davvero brave eh eh!

Prima di partire con il racconto, devo farvi un preambolo su di me. Io amo tutto quello che di cartaceo entra nel water. Appena sento la tavoletta alzarsi, mollo qualsiasi cosa stia facendo e mi fiondo sul bidet, candida altura dalla quale godo di una speciale posizione strategica ideale per acchiappare le cose di carta che i bipedi stupidamente buttano nel wc (ma se sanno che mi piacciono tanto, perché le gettano via? Mah.).

Ecco, ora possiamo cominciare.

La mia amica Demetra come sapete è ancora giovane e inesperta e, per quanto io tenti di portarla sulla strada della lettiera, lei proprio non ne vuol sapere e continua a lasciare le sue puzzette in giro per casa. Dorotea spesso raspa attorno a loro per coprirle, ma la snob ancora non ha capito che il marmo di muoversi e coprirle proprio non ne vuol sapere. Quando la bipede questa sera ha trovato l’oscuro ricordino in ingresso, ha preso un pezzetto di carta igienica, ha raccolto, e si è diretta in bagno dove… HA ALZATO LA TAVOLETTA!

Neanche bisogno di dirlo, come un missile mi sono scaraventata sul bidet, noncurante del fatto di aver accidentalmente pestato un altro oscuro ricordino, che la mia amica aveva lasciato in bagno (vicino alla lettiera, allora sta imparando!). Non capisco perché la bipede si sia scaldata tanto, si è messa a urlare “Pegnàlopio! Penny Lane! Penelòpeti! Zio fagiano brutta gattaccia penelopiòsa fermati!”… io per non saper né leggere né scrivere  – potete biasimarmi? sono ancora una gatta giovane, c’è tempo per la filosofia – mi sono messa a zompettare per tutto il bagno per scappare alla sua furia.

Poi qualcosa mi ha acchiappato il coppino e qualcos’altro mi ha strofinato le zampette. Poi sono tornata ad essere liiibera e così, abbandonati i sogni di gloria da acchiappatrice-di-carte mi sono data al parkour, sport che mi ha insegnato il fratello della bipede, un tipo ficco!

Ora, mi godo il meritato riposo…

10729045_10204637241307984_1096230940_n

 

A presto!

Penelope

6

Un sacco per due

Questa sera mi sono svegliata piena di energie, allora sono corsa a chiamare la mamma, che ha giocato un po’ con me ma poi si è stufata. Ho quindi invitato Jed, ma lui fa finta di voler giocare con me e invece poi mi ringhia – cattivone! Dorotea la escludo a priori, quella ha la puzza sotto al naso.

Così ho trotterellato baldanzosa fino in cucina, dove ho trovato una cosa bellissima!!!

10520833_10204617756100866_355352351_n

Il sacchetto di carta mi aspettava per giocare assieme e fare tanto rumore – il rumore piace tanto alla bipede, specie quando ha il mal di testa. Dopo averlo acciuffato un paio di volte però , qualcosa è accaduto: ha preso vita! Mi sono un po’ spaventata ma non troppo, sono una cucciola curiosa e coraggiosa, io! Allora dopo aver indietreggiato per un istante, sono tornata sul luogo incantato e cosa ho scoperto? Che il sacchetto era animato da…

10726736_10204617754780833_1244672976_n

… Penelope! Sììì la mia migliore amica mi stava aspettando! Che bello! Allora abbiamo giocato assieme, divise solo dal sacchetto. Lei mi faceva gli agguati da dentro, e io da fuori l’attaccavo ferocissimissimamente. Ovviamente anche la felina snob a quel punto voleva giocare con noi, ma noi abbiamo scoperto come nasconderci da lei!

10728768_10204617753620804_1966561382_n

Ecco, visto? Siamo due supermegamaghe!

10728896_10204617752860785_298037564_n

Ora però vi lascio perché devo andare a tirare giù la tenda della scarpiera, anche questo piace tantissimo alla bipede – quanto amo la mia bipede!

Demetra